La visita a Trieste dei presidenti Mattarella e Pahor, guardando al futuro
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Nella delegazione delle Comunità nazionali italiana in Slovenia e slovena in Italia, che hanno potuto conferire con i presidenti della Repubblica italiana, Sergio Matterella e della Repubblica slovena, Borut Pahor, durante la loro recente visita a Trieste, hanno fatto parte anche il deputato al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža e il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani. Il parlamentare ha rilevato che si è trattato di un evento eccezionale, che ha voluto chiaramente indicare la via per il futuro. Ha voluto privilegiare un processo di riconciliazione ideologica e politica dei due popoli, senza dimenticare la storia, ma affrontando il presente con l’intento di mirare alla pace, all’amicizia e soprattutto ai giovani. Per il presidente Scheriani il gesto dei due capi di stato va verso il futuro, verso un’Europa unita. I rispettivi territori devono puntare all’integrazione, a superare le divisioni che portano disagi, come dimostrato dall’emergenza Coronavirus. Ha sottolineato, inoltre, che è necessario lasciarci alle spalle i contrasti, sfruttati per scopi politici da ambedue le parti del confine. Vanno curati i rapporti di collaborazione, come quelli già molto proficui tra le Comunità nazionali o tra la CNI e il mondo degli esuli. Ai presidenti è stata illustrata la posizione delle due minoranze e, secondo Scheriani, i problemi sono stati perfettamente recepiti. I colloqui porteranno, pertanto, soluzioni positive.