Ambasciatore della Svizzera in visita alla CAN di Capodistria
Gradita visita mercoledì 10 settembre a Capodistria del nuovo ambasciatore svizzero in Slovenia, Pierre-Yves Fux con alcuni suoi collaboratori.- Dettagli
Nel pomeriggio, dopo gli incontri in Comune, l'ambasciatore, accompagnato dal vice-sindaco e presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, ha fatto visita alla Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria dove è stato accolto dal presidente Fulvio Richter. Nel corso di un breve ed amichevole incontro l'ambasciatore Fux è stato informato in primo luogo sulla posizione della Comunità Nazionale Italiana a Capodistria e sui problemi che incontra quotidianamente nell'affermazione dei suoi diritti. Nell'occasione all'ambasciatore è stata consegnata la relazione redatta dalla Commissione di esperti del Consiglio d'Europa e le raccomandazioni inviate al Governo dalla Commissione dei ministri del Consiglio d'Europa approvate lo scorso aprile ed alle quali il nuovo governo che sta per entrare in carica dovrà prestare particolare attenzione. La relazione affronta la posizione della Comunità nazionale italiana soprattutto per quanto concerne il bilinguismo e l'uso della lingua italiana nella pubblica amministrazione e nei rapporti con la medesima, lo status delle istituzioni scolastiche con lingua d'insegnamento italiana ed i programmi Radio e tv in lingua italiana.
“Il documento – ha detto fra l’altro Alberto Scheriani – le permetterà di conoscere meglio quali sono la posizione ed i diritti della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia, diritti garantiti dalle leggi ma che spesso vengono attuati solamente in parte”.
L’ambasciatore Pierre-Yves Fux ha da parte sua illustrato la situazione in Svizzera, paese plurinazionale con ben quattro lingue ufficiali e che, soprattutto in passato, non sempre hanno avuto la stessa dignità. In diversi comuni svizzeri esiste la prassi del bilinguismo che ha visto in passato molte battaglie per il raggiungimento della parità.
Il presidente Fulvio Richter ha auspicato che questo non sia l’ultimo, bensì il primo di altri incontri dello stesso tipo per far sì che ci si possa conoscere meglio e si possano scambiare esperienze anche di carattere culturale che favoriscano la nascita di nuovi progetti nell’interesse reciproco. Della stessa opinione anche l’ambasciatore che, compatibilmente con i suoi impegni visto che ricopre anche la carica di Ambasciatore presso la Santa Sede, si è detto ampiamente disponibile a ripetere l’esperienza avuta in questa occasione per avvicinarsi ulteriormente alla realtà di Capodistria e far conoscere le esperienze della Svizzera nel campo della tutela delle minoranze con particolare riferimento al Canton Ticino abitato in gran parte da cittadini elvetici che usano la lingua italiana.
L’ambasciatore svizzero ha avuto modo inoltre di visitare la sede di Palazzo Gravisi-Buttorai e la nuova sede dedicata ai giovani che sarà prossimamente inaugurata e consegnata ai fruitori che si spera saranno numerosi.