Trent'anni dalla nascita della Costituzione slovena
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Trent’anni della costituzione slovena e il suo ruolo nella difesa dei diritti della Comunità nazionale italiana. È stato il tema del convegno promosso a Capodistria dalla CAN Costiera. A trattare l’argomento Roberto Battelli, deputato al seggio specifico per la CNI del Parlamento sloveno dal 1990 al 2018. Nel periodo dei preparativi per l’indipendenza della Slovenia ha fatto parte della Commissione per gli affari costituzionali, che ebbe il delicato compito di stilare la nuova Carta costituzionale dello Stato sloveno indipendente e democratico. Rispondendo alle domande del moderatore, Andrea Bartole, Segretario della CAN Costiera, l’ex parlamentare ha ripercorso le tappe salienti che portarono a varare le norme costituzionali. Ad inquadrare il periodo è stato lo storico Kristjan Knez, che ha messo in evidenza anche l’importanza degli atti internazionali per definire il quadro giuridico per la tutela dei diritti minoritari. Nel suo cenno di saluto il Presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, ha rimarcato l’importanza dell’evento che ricorda un momento fondamentale per lo Stato sloveno e per la Comunità nazionale italiana che ne è parte integrante. Ha ringraziato, inoltre, Battelli per aver accettato l’invito ed espresso soddisfazione per la numerosa adesione del pubblico, tra cui i giovani delle nostre scuole. Battelli si è detto onorato di aver potuto contribuire a stilare una costituzione che ha avuto come scopo fondamentale tutelare la dignità dell’essere umano. Ha ricordato come nel nuovo ordinamento sono stati riportati i diritti della CNI, riconosciuti in quello precedente, attualizzandoli e, dove possibile, implementandoli. Furono aperti anche allora temi sempre in dibattito come la tutela della lingua e della cultura italiana, l’istruzione, l’informazione e la regionalizzazione. Nella carta costituzionale, che Battelli ha definito semplicemente bella, vi sono le basi per attuare tutti i diritti minoritari nei vari campi. La realizzazione pratica richiede ancora impegno. Battelli ha ricordato il sostegno che ebbe all’epoca per le sue istanze dal Presidente del Parlamento, France Bučar, dall’illustre giurista ed ex ministro, Lojze Janko nonchè dal consigliere Pavle Svete, che lo consiglio sulla formulazione delle norme riguardanti la CNI. Nei suoi ricordi ha trovato un posto particolare il costituzionalista Ciril Ribičič, anch’egli deputato e membro della commissione costituzionale. A sorpresa questi ha inviato al convegno un messaggio nel quale sottolinea il contributo dato dal deputato Battelli alla nuova costituzione e di come l’affermazione dei diritti minoritari abbiano arricchito tutta la società slovena. Ancora più commovente la missiva inviata dal Presidente della Repubblica, Borut Pahor, grande amico ed ex collega di Battelli, al quale ha reso un doveroso omaggio per il suo lavoro. Gli ha reso pieno merito anche il direttore dell’Ufficio governativo per le nazionalità, Stane Baluh che, rivolgendosi ai connazionali presenti al convegno ha detto loro: “Avete avuto la fortuna di avere avuto la persona giusta al posto giusto e Battelli ha saputo gettare le basi per tutela dei diritti della CNI, che l’attuale deputato Felice Žiža sta implementando”. Quest’ultimo ha poi ringraziato il suo predecessore per l’impegno profuso, assicurando che proseguirà sulla strada dell’attuazione dei diritti della CNI e illustrando quanto si sta facendo nei vari settori che riguardano da vicino la Comunità nazionale italiana.