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LE CHIAVI DI PALAZZO TARSIA ALLA CAN COSTIERA

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La CAN Costiera è entrata definitivamente in possesso di Palazzo Tarsia. Lo splendido palazzo, risalente al XVII secolo fu la residenza della nobile famiglia Tarsia, di cui l’esponente più in vista fu il compositore Antonio, ma negli ultimi decenni ha ospitato le redazioni del quotidiano sloveno Primorske novice. Nel ricevere le chiavi dell’imponente portone d’entrata dalle mani del direttore, Janez Pavčnik, il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, visibilmente soddisfatto ha dichiarato: “È un momento storico per tutta la Comunità nazionale italiana del capodistriano. Abbiamo ora a disposizione Palazzo Tarsia, uno dei più prestigiosi edifici storici cittadini. Accoglierà gli uffici della CAN Costiera e di tutte le altre istituzioni minoritarie che lo desidereranno e che attualmente non hanno una sede propria, ma si vedono costrette a versare ogni mese affitti esosi. Prima di entrarvi saranno necessari dei piccoli lavori di manutenzione, interventi minimi soprattutto per poter disporre diversamente i vani, a seconda delle varie necessità. Dopo di ciò intendiamo procedere a un restauro serio, condotto da un team di architetti, rispettando le indicazioni dell’Ente per la tutela del patrimonio culturale. Nel giro di un paio d’anni dovremmo avere a disposizione sedi prestigiose, polifunzionali al servizio non solo dei connazionali, ma anche del resto della cittadinanza” ha rilevato il presidente Scheriani. I mezzi per rilevare Palazzo Tarsia sono stati messi a disposizione dal governo sloveno, in base all’intesa raggiunta lo scorso anno dal deputato alla Camera di Stato Felice Žiža.

 

 

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