Impostata la base economica della CNI
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È stata dedicata prevalentemente a temi economico-finanziari l'ultima seduta del Consiglio della CAN Costiera. In apertura dei lavori, guidati dal presidente Alberto Scheriani, è stata approvata la relazione finanziaria per il 2017, che ha visto i conti sostanzialmente in equilibrio. Le entrate sono state pari a 400.434 euro, le uscite, invece, sono state inferiori di 963 euro. I conti sono stati verificati anche dalla Commissione dei garanti, che non ha presentato alcuna osservazione. I consiglieri sono passati poi ad esaminare il piano di sviluppo per la base economica della Comunità nazionale italiana. Come spiegato dal presidente Scheriani, è stato prodotto un documento che fungerà da base per impiegare i mezzi messi a disposizione dal Ministero dell'Economia. Si tratta di 900.000 euro da utilizzare entro il 2020, per progetti o iniziative, che possano favorire attività economiche da parte degli appartenenti alla CNI. Possono venire utilizzati anche per l'acquisto di vani da adibire a uffici oppure a esercizi commerciali. Il fine è di creare posti di lavoro. “Per arrivare a proposte concrete è servito un lungo e complesso periodo di armonizzazioni che però siamo felici di aver completato” ha rilevato ancora Scheriani. A coordinare gli interventi è stato il segretario, Andrea Bartole. Constatato che il cosiddetto “Fondo di Ribnica”, che gestiva i mezzi derivanti dalla privatizzazione delle aziende, non ha saputo offrire supporto adeguato alle iniziative economiche delle Comunità nazionali autoctone, sì e passati ora a questa nuova opportunità. Sono state individuate quattro basi utili per stilare il programma completo. Si è partiti dalla promozione dei progetti, che saranno poi stabiliti di volta in volta, con un bando pubblico emesso dalla CAN. Il secondo comparto comprenderà, in linea di principio, attività turistiche e l'offerta legata alle tradizioni della Comunità nazionale italiana in tutti i campi. Il terzo gruppo di iniziative riguarderà il cofinanziamento dei progetti europei e si tratta di mezzi che possono essere già pianificati con precisione. Il quarto e ultimo segmento servirà a supportare il progetto economico della Comunità nazionale italiana stesso. Si prevede l'assunzione di un professionista che possa pensare alle verifiche, in collaborazione con il Centro regionale di sviluppo di Capodistria. Potrebbe essere ipotizzata anche l'apertura di un ufficio, dove opererebbero un legale, un traduttore e altri profili professionali, utili a supportare le iniziative economiche. Il Ministero dell'Economia ha dato parere positivo a questa impostazione del progetto. Nel dibattito che è seguito in sede di Consiglio della CAN costiera, sono state evidenziate alcune incognite legate alla disponibilità di quadri adeguati. È stato rilevato che bisogna puntare sui giovani connazionali, offrire supporto agli imprenditori già in attività e ottenere che i mezzi stanziati dal governo, siano trasferibili da un anno all'altro, a seconda delle necessità. Scheriani ha concluso sottolineando che il progetto presentato rappresenta soltanto il primo tassello della base economica che ora va sviluppata, passo dopo passo. Prima di chiudere la seduta, i consiglieri sono stati ancora informati dell'ultima bozza di decreto sul finanziamento dei Comuni in territorio nazionalmente misto. L'Ufficio per le nazionalità ha recepito uno degli appunti più importanti, formulato dalla CAN, circa l'inammissibilità di vincolare l'ammontare delle sovvenzioni al numero degli appartenenti alla CNI. Restano da definire prossimamente ancora alcuni dettagli sulle spese che il governo centrale riconoscerà ai Comuni per la realizzazione dei diritti particolari della Comunità nazionale italiana.