UN PASSO AVANTI PER L’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO
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Con il convegno sull’insegnamento e l’apprendimento della lingua italiana nei territori nazionalmente misti dell’Istria slovena, la CAN Costiera e l’Istituto per dell’educazione per la Repubblica di Slovenia hanno fatto un primo, ma importante passo avanti verso una diversa concezione dell’italiano come seconda lingua ufficiale in regione e un potenziamento del suo insegnamento nelle scuole slovene come lingua d’ambiente. Uno sforzo tra quelli prioritari nella passata legislatura per il deputato della CNI al Palamento di Lubiana, Felice Žiža, che proseguirà, sempre in collaborazione con la CAN Costiera, anche nel prossimo quadriennio. Esiste la necessità di trovare sinergie sul territorio facendo collaborare i docenti d’italiano dei vari istituti, sloveni e italiani, ma anche individuando metodi per migliorare il loro lavoro e il profitto di alunni e studenti. Come rilevato dalla responsabile dell’Ufficio capodistriano dell’Istituto per l’educazione Alica Princčič da una simile strategia avrebbero vantaggio tutti coloro che vivono in Istria. L’interesse di ragazzi e studenti è palese, poiché la conoscenza dell’italiano può essere una marcia in più per lavorare in territorio nazionalmente misto, ma anche a contatto con la vicina Italia. Il lavoro fin qui svolto da Žiža e dalle altre istituzioni italiane è stato riconosciuto anche dagli alti ospiti presenti, guidati dal Segretario di stato all’istruzione Damir Orehovec. Ad esprimere appoggio è giunto con un suo messaggio di saluto anche il Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello. Nel dibattito si sono inclusi gli esperti del settore istruzione come i consulenti pedagogici e la direttrice del dipartimento di italianistica presso l’Università del Litorale, Nives Zudič Antonič. Al termine Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera, ha puntualizzato: “Ritengo che il convegno abbia portato per la prima volta dalla stessa parte sia la Comunità nazionale italiana sia i rappresentanti delle scuole slovene. Abbiamo convenuto quanto sia utile migliorare l’insegnamento dell’italiano nelle scuole della maggioranza. Il Convegno ha segnato anche una presa di coscienza da parte del Ministero dell’Istruzione sull’importanza di aumentare le competenze degli insegnanti di L2. Questo è naturalmente soltanto un primo approccio. Servirà del tempo per far decollare tutti i provvedimenti per migliorare l’insegnamento dell’italiano e anche il suo uso sul territorio” ha concluso il professor Scheriani.